La passione di Emiliano Grisostolo per la fotografia di paesaggio si è manifestata all’inizio degli anni 2000, durante la transizione dall’analogico al digitale. Nonostante l’avanzata del digitale, Grisostolo ha mantenuto una preferenza per la pellicola, esercitandosi con una Reflex tradizionale per acquisire padronanza dello scatto manuale e della composizione.
Impegni personali hanno temporaneamente interrotto la sua attività fotografica, che è stata poi ripresa in seguito.
Attualmente, Grisostolo utilizza il digitale per la fotografia e video, apprezzando la rapidità di risposta rispetto ai tempi di sviluppo dell’analogico. Il suo processo attuale prevede l’identificazione di una location e la successiva acquisizione dell’immagine.
L’interesse per il cinema, anche in veste di sceneggiatore, e la tecnologia digitale ha esteso la sua pratica alla videografia, consentendogli di esplorare la rappresentazione del paesaggio con nuovi mezzi espressivi.
Emiliano Grisostolo predilige due ambientazioni: i Magredi e le Dolomiti. Questi paesaggi, distinti e apparentemente non correlati, rappresentano per lui luoghi di particolare significato, caratterizzati da silenzio, serenità e una specifica palette cromatica.